Musei della Valsesia
ALAGNA VALSESIA - WALSER MUSEUM
Frazione Pedemonte
tel. 347 1377404
Affascinante e avventurosa la storia dei Walser, il popolo di origine germanica che, tra il XIII e il XVI secolo, colonizzò l’arco alpino. Un popolo forte e determinato che ha saputo sfidare i rigori della vita in montagna e che ha escogitato ingegnose soluzioni per vivere al meglio in alta quota, sfruttando le risorse della pastorizia e dell’agricoltura. I loro insediamenti, organizzati in abitazioni sparse, in Valsesia interessano i comuni di Rima, Rimella, Riva Valdobbia e Alagna.
Proprio qui ha sede il museo, testimone dell’originalità della cultura di un popolo antico e fiero della propria lingua, un dialetto alto tedesco, e delle proprie tradizioni; situato in frazione Pedemonte, è stato allestito in una casa del 1682, modificata nel corso dei secoli ma recuperata nella sua forma originaria per questo scopo, grazie al lavoro degli alagnesi.
Strutturata su tre piani (il piano delle stalle, il piano delle camere e il piano del fienile), la costruzione è formata da tronchi sovrapposti uniti ad incastro negli angoli ed è circondata da ampi loggiati caratteristici dell’architettura walser.
Nel Museo Walser sono esposti mobili, oggetti, suppellettili e manufatti d’epoca, vera e propria memoria storia e strumento per ricostruire gli aspetti sociologici e antropologici della cultura walser.
RIVA VALDOBBIA - MUSEO ETNOGRAFICO
Frazione Rabernardo
tel. 015 761116
Suggestivo per l’ambiente naturale in cui è immerso, la Valle Vogna, e suggestivo per i contenuti, la storia e le tradizioni walser: è il museo allestito nei primi anni 90 in frazione Rabernardo.
In un’antica baita del XVII secolo si conservano attrezzi da lavoro, suppellettili casalinghe e costumi tradizionali maschili e femminili; interessante e preziosa è la raccolta di pergamene del XV-XVI secolo, riguardanti le famiglie del luogo.
CARCOFORO - MUSEO NATURALISTICO DEL PARCO NATURALE ALTA VALSESIA
Località Tetto Minocco
Tel. 0163 54680
Per meglio approfondire la conoscenza degli ambienti naturali che caratterizzano e rendono affascinante il territorio del Parco Naturale Alta Valsesia, si può visitare il Museo naturalistico presente a Carcoforo. Inaugurato nel settembre del 2003, è stato allestito all’interno di un’antica casa Walser appositamente ristrutturata per ospitarlo, combinando così in maniera sapiente natura e tradizione. Questo museo, divenuto anche un importante centro per lo svolgimento delle proprie attività culturali, didattiche e scientifiche, si costituisce di tre sale: una reception, dotata di due postazioni multimediali per acquisire varie informazioni sul Parco; una sala espositiva, dotata di pannelli espositivi che illustrano e descrivono i principali ambienti del parco e le speci animali e vegetali che lo popolano; un salone polivalente, ideale per mostre e convegni. Inoltre il Museo può contare su di una strumentazione scientifica, impiegabile in attività di ricerca e didattica.
Mollia, le frazioni: Piana Fontana e il mulino
Il mulino seicentesco era una vera e propria fabbrica con un tratto insolito per la zona: la stessa struttura era sede di attività diverse tra loro, come fucina, mulino, forno, falegnameria e ricovero per le granaglie.
Sorprendente la funzionalità del complesso, innanzitutto grazie alla fonte di energia inesauribile: presa dal vicino corso d’acqua. Gli ingranaggi, azionati dalla forza idrica, assicuravano il movimento sia alle macine in pietra sia al maglio per la lavorazione del ferro, attività di grande portata, se si pensa che i prodotti, tra cui chiodi, serrature e tagliole, venivano venduti su tutto il territorio.
La costruzione, oggi completamente restaurata, si sviluppa su tre piani, con la fucina al piano terra, le macine per i cereali e una stanza adibita a forno al primo piano, al secondo piano il granaio e la stanza del fabbro-mugnaio in corrispondenza del forno, in modo da utilizzarne il calore come riscaldamento, mentre il terzo piano era un deposito per la stagionatura di legumi e ora è utilizzata come zona espositiva.
Oltre al mulino, a Piana Fontana si trova l’Oratorio della Madonna del Carmine, costruito fra il 1657 ed il 1660, affrescato da Borsetti, Orgiazzi e Avondo.
Poco distante sorge la Cappella di S. Agata del 1632, affrescata anch’essa dall’Orgiazzi.
La fontana, chiamata “buràl”, è decisamente essenziale, delimitata da pietre conficcate verticalmente nel terreno; alimentata da una sorgente d’acqua veniva prevalentemente utilizzata come abbeveratoio per gli animali. Inoltre, in un vicolo frazionale un vano ricavato nello spessore di un alto muro veniva utilizzato per riporvi il letame nei mesi invernali.
Il Sacro Monte di Varallo
Il complesso monumentale del Sacro Monte sorge a 608 metri, su un’altura rocciosa che domina Varallo e offre scorci molto suggestivi non solo della città ma anche dell’intera Valsesia e del Monte Rosa. È parte integrante della Riserva Naturale Speciale, istituita nel 1980 dalla Regione Piemonte.
Il Sacro Monte è raggiungibile a piedi seguendo un percorso di venti minuti in salita che parte dal centro di Varallo e che idealmente rappresenta il percorso di ascesa al Calvario di Gesù; in auto dalla strada carrozzabile che si diparte dalla Frazione Crosa di Varallo oppure tramite funicolare riaperta nel 2003, dopo i lavori di ristrutturazione.
Info: Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Varallo Tel. 0163.53938
Funivia del Sacro Monte Tel. 0163.564391